L’inbound e l’outbound sono due approcci di marketing comuni. Negli ultimi anni, il primo sembra prevalere sul secondo, più antico e tradizionale. La domanda che si pone quindi è quale scegliere. Diciamo che entrambi sono utili, efficaci, ciascuno con i suoi vantaggi e svantaggi. In questo articolo, proponiamo di spiegare questi metodi e metterli a confronto per comprendere meglio le loro differenze.
Marketing inbound vs marketing outbound: comprendere la differenza
Come abbiamo visto in un articolo precedente, l’inbound marketing (« marketing in entrata ») è una strategia naturale centrata sul cliente (i suoi ostacoli, i suoi bisogni e il suo percorso d’acquisto). Consiste nel fare in modo che il cliente venga spontaneamente verso l’azienda, proponendogli contenuti di qualità, in linea con i suoi interessi. Qui, il pubblico è quindi attentamente mirato, analizzato, decostruito, in modo da offrirgli un reale valore con informazioni che lo invoglino ad interessarsi al marchio e eventualmente ad acquistare i suoi prodotti/servizi. L’azienda non è più vista solo come un venditore, ma come un esperto nel suo settore, come un leader d’opinione. Per questo, gli strumenti principali utilizzati sono i blog, il SEO, l’emailing personalizzato e i social network.
D’altra parte, il marketing outbound, o « marketing in uscita », è invece centrato sul venditore e sulle caratteristiche dei suoi prodotti/servizi. Mira ad utilizzare diverse tecniche per vendere un prodotto/servizio al maggior numero possibile di persone, quindi a spingere un’offerta verso il pubblico, senza preoccuparsi realmente di sapere se è interessato o meno. L’obiettivo principale di questo metodo di marketing tradizionale è la vendita pura. Comprende ad esempio la pubblicità (affissioni, TV, radio, internet), le chiamate telefoniche, l’emailing di massa su grandi liste di distribuzione, ecc.
I vantaggi dell’inbound marketing
Grazie ai suoi contenuti personalizzati e mirati, il marketing in entrata crea un reale valore aggiunto per i suoi potenziali clienti e propone soluzioni che mirano a risolvere i loro eventuali problemi. È quindi il pubblico a decidere di avvicinarsi al marchio se è interessato e quando lo decide.
L’inbound è una soluzione efficace a lungo termine, che valorizza lo scambio e l’informazione, optando per un approccio naturale al pubblico. Permette di stabilire una relazione tra un potenziale cliente e un marchio. Inoltre, questa tecnica ha anche il vantaggio di offrire un eccellente ROI a lungo termine.
Marketing outbound: una strategia efficace ma con i suoi limiti
Anche se il metodo dell’outbound è più aggressivo per così dire, è uno strumento potente, molto efficace nel breve termine, che ha il vantaggio di essere relativamente facile da implementare, di poter raggiungere rapidamente un gran numero di persone, quindi di offrire risultati immediati e di aumentare fortemente la notorietà di un marchio.
Tuttavia, il marketing in uscita richiede grandi investimenti per funzionare e generalmente presenta un ROI inferiore rispetto a una strategia di inbound. Inoltre, la comunicazione è a senso unico poiché il pubblico non ha veramente voce in capitolo, subisce in qualche modo questo invio di pubblicità tanto massivo quanto impersonale, che non tiene conto della sua personalità e dei suoi bisogni reali.
Inbound, outbound: verso quale strategia orientarsi?
Per sapere quale strategia scegliere, è necessario considerare diversi fattori:
Il vostro mercato
Chi sono i vostri acquirenti? Come acquistano i vostri prodotti/servizi? Come cercano informazioni sui vostri prodotti/servizi?
La vostra offerta
Che tipo di prodotto/servizio desiderate commercializzare? Quali sono i bisogni del vostro pubblico riguardo a questo tipo di prodotto/servizio? In che modo il vostro prodotto/servizio fa la differenza rispetto ai vostri concorrenti? Chi è interessato a questo tipo di prodotto/servizio?
I vostri obiettivi
Quali sono i vostri obiettivi precisi riguardo allo sviluppo del vostro marchio, della sua notorietà? Quali sono i vostri obiettivi di vendita? Che termine vi siete prefissati per raggiungere i vostri obiettivi? Cercate una strategia a lungo termine o piuttosto a breve termine?
In un mondo in cui il pubblico è letteralmente inondato ogni giorno di pubblicità diverse, l’inbound marketing appare come il nuovo favorito dei marchi. Questo non significa però che l’outbound debba essere messo da parte. L’idea non è che uno sostituisca l’altro, ma piuttosto che i due si completino. Questi due metodi possono quindi essere utilizzati separatamente o congiuntamente a seconda del vostro mercato, della vostra offerta e dei vostri obiettivi, l’obiettivo finale essendo sempre quello di generare lead e trasformarli in clienti.