In un elenco di iscritti, c’è sempre un certo numero di contatti inattivi. Infatti, una volta iscritti, alcune persone smettono di aprire le comunicazioni che inviate loro per questo o quel motivo. Perché, in questo caso, è così importante riattivarli? Come ravvivare questa relazione e riattivare i contatti dormienti dando loro voglia di interagire di nuovo con voi? Rispondiamo a queste domande in questo articolo, fornendovi alcuni suggerimenti per creare un’email di riattivazione efficace.
Breve riepilogo sull’email di riattivazione
Come abbiamo visto in un articolo precedente che tratta di emailing e contatti inattivi, l’email di riattivazione consiste nel riattivare gli iscritti che non aprono i vostri messaggi e/o non partecipano, quindi nel riattivare i contatti dormienti. Infatti, prima di rimuovere questi inattivi dal vostro elenco, è più che saggio tentare di recuperarli ricordando loro che esistete, cercando di ricreare un legame, un’interazione con loro.
Perché cercare di riattivare i vostri contatti?
Se delle persone si sono iscritte alle vostre comunicazioni, significa che mostrano un minimo di interesse per il vostro marchio, anche se inizialmente era solo per usufruire di un’offerta speciale. Quindi, è spesso possibile ravvivare questo interesse e persino rafforzarlo inviando un’email di riattivazione, un po’ come una persona che riprende contatto con un’altra dopo un certo periodo senza parlarsi.
È anche utile ricordare che creare legami e coinvolgimento con persone già iscritte richiede meno sforzo che con perfetti sconosciuti.
Infine, l’email di riattivazione permette anche di consolidare il rapporto che intrattenete con i vostri iscritti, di mostrare che vi prendete cura di loro e delle loro esigenze, di migliorare la vostra immagine di marca e la vostra reputazione di mittente, di aumentare le vostre entrate grazie agli iscritti che si riattivano.
I nostri principali consigli per costruire un’email di riattivazione efficace
- Iniziate identificando gli iscritti inattivi, quindi segmentateli in base al numero di giorni trascorsi senza che abbiano aperto le vostre email e in base al numero di email non aperte. Per informazione, un iscritto è considerato inattivo se non apre le vostre email da circa uno o due mesi.
- Non esitate a incoraggiare (in modo sottile) gli inattivi a interagire di nuovo proponendo loro, ad esempio, un’offerta particolare.
- Cercate di capire perché i vostri iscritti hanno smesso di impegnarsi chiedendo loro a riguardo (iscrizione a un’offerta unica, cambiamento delle loro esigenze, frequenza d’invio troppo elevata, disinteresse per il marchio o l’offerta, ecc.). Dimostrate che desiderate migliorare chiedendo loro il loro parere, le loro preferenze in termini di email (frequenza, preferenze di contenuto, ecc.).
- Personalizzate al massimo la vostra email di riattivazione.
- Mettete in evidenza i vantaggi e i valori del vostro marchio, o le novità appena arrivate, per ricordare agli inattivi perché si sono iscritti alle vostre comunicazioni in primo luogo.
- Siate brevi e concisi nell’oggetto come nel contenuto, evitate di dilungarvi, per non perdere rapidamente l’attenzione del lettore.
- Non dimenticate di testare le vostre email (A/B testing) per verificare che tutto funzioni perfettamente (oggetto, visivo, call-to-action, ecc.).
- Lasciate sempre ai vostri iscritti l’opzione di disiscriversi. Questa deve essere perfettamente leggibile e chiara. In questo modo, la persona non si sentirà né acculata né forzata, ma rispettata e libera di scegliere.
I principali email di riattivazione
Invece di inviare una sola ed unica email, pensa di inviare una sequenza che comprenda:
- Un’email di promemoria che, come suggerisce il nome, ha lo scopo di ricordare alla persona che si è iscritta alle vostre comunicazioni (valori e vantaggi del marchio, selezione delle preferenze per la frequenza e il tipo di contenuti, ecc.).
- Un’email con un’offerta che punta a incoraggiare il destinatario ad agire offrendo un’offerta o uno sconto esclusivo.
- Un’email di rammarico se le due precedenti non funzionano. È un po’ l’email dell’ultima possibilità, quella che mostra che vi dispiace che il vostro iscritto non interagisca più con voi. Gioca sull’emozione e deve essere scritta con la massima cura per far comprendere al lettore che può benissimo porre fine alla vostra relazione o riattivarla, cliccando ad esempio su una CTA prevista a tal fine.
Si sa perfettamente, un elenco di contatti si muove nel tempo e questi non sono mai acquisiti. Per quanto riguarda gli iscritti inattivi, a volte è bene separarsene per mantenere la vostra lista e mantenerla il più sana possibile. Ma prima di arrivare a questa opzione radicale, l’email di riattivazione si propone come una soluzione flessibile ed efficace per riconquistare alcuni, se non molti, di questi inattivi che forse non sono così persi.