La consegna è cruciale in una campagna di email marketing. Potete perfezionare quanto volete la creazione del vostro messaggio, ma lo scopo principale di quest’ultimo è che possa raggiungere senza problemi la casella di posta dei suoi destinatari.
Oggi, proponiamo di chiarire l’argomento e di spiegare i termini più comuni che ruotano intorno a questa famosa consegna. In breve, comprenderla bene per ottimizzarla al meglio.
Non confondere consegna e deliverabilità
La prima cosa importante è fare la differenza tra deliverabilità e consegna perché sebbene la definizione sembri la stessa, c’è comunque una leggera sottigliezza.
- Si parla di consegna quando il fornitore utilizzato dal destinatario accetta o meno l’email inviata.
- Si parla di deliverabilità quando l’email è stata accettata dal fornitore di servizi di posta e deve essere archiviata in una categoria (posta principale, spam, ecc.).
Deliverabilità delle email: i termini di base
- Il fornitore di servizi email, chiamato anche ESP (Email Service Provider), è un servizio che ospita una email, consentendo quindi sia l’invio che la ricezione e l’archiviazione delle email (Outlook, Gmail, Yahoo, ecc.).
- Il fornitore di servizi Internet (ISP) si riferisce all’azienda che consente l’accesso a Internet (Orange, Free, SFR, ecc.).
- L’indirizzo IP (Internet Protocol) è un numero di identificazione unico, assegnato in modo permanente o provvisorio a un dispositivo connesso a Internet o su una rete (computer, smartphone, stampante, ecc.).
- Il dominio corrisponde al nome di un sito Internet, al suo indirizzo. Indica la posizione in cui si trovano tutti i server e i dispositivi connessi a Internet. Per noi, ad esempio, è: www.captainverify.com.
- Il sottodominio è un’estensione del dominio principale e dipende quindi da quest’ultimo. Consente di organizzare le diverse parti di un sito web. Se prendiamo l’esempio “https://blog.captainverify.com”, il nome di dominio è “captainverify.com” e il sottodominio è “blog”.
È tutta una questione di reputazione
La vostra reputazione di mittente è un punto molto importante per la deliverabilità delle vostre email. Migliore sarà, maggiori saranno le probabilità che gli ISP consegnino i vostri messaggi nella casella di posta dei destinatari, anziché collocarli come “indesiderati” o come “spam”.
Per misurare questa reputazione di mittente, verranno presi in considerazione diversi elementi:
- La reputazione del vostro indirizzo IP, che dipende dalla cronologia degli invii effettuati da questo indirizzo. Questa reputazione è definita dai fornitori di servizi email.
- La reputazione del vostro dominio, che dipende dagli invii effettuati con il vostro nome di dominio.
Questi due indici devono ovviamente essere buoni per ottenere una reputazione di mittente soddisfacente.
Gli standard di autenticazione delle email
- Il Sender Policy Framework (SPF) è uno standard il cui obiettivo è verificare il nome di dominio di un mittente di email. Consente inoltre di evitare che spammers utilizzino il vostro nome di dominio per inviare messaggi, usurpando nel contempo la vostra identità.
- Il DKIM (Domain Keys Identified Mail) è un altro standard che consente al destinatario di verificare che l’email ricevuta sia stata effettivamente inviata dal proprietario del dominio. Questa verifica si effettua grazie a una firma digitale crittografata, aggiunta nell’intestazione del messaggio.
- Il DMARC è un protocollo utilizzante gli standard SPF e/o DKIM per autenticare i mittenti delle email, al fine di combattere in modo più efficace contro lo spam e il phishing. Agisce quindi in complemento a questi due standard.
- Il BIMI (Brand Indicators for Message Identification) è utilizzato per identificare il mittente di un’email mostrando il logo dell’azienda che emette il messaggio, accanto al suo nome, dimostrando così che è effettivamente lei l’autrice dell’invio.
Il monitoraggio dei risultati
Rimbalzo duro e rimbalzo morbido
In generale, il rimbalzo indica un messaggio che non è stato in grado di atterrare nella casella di posta del destinatario. Si distingue il rimbalzo duro (“hard bounce”), un problema permanente che si manifesta quando un indirizzo email non funziona, dal rimbalzo morbido (“soft bounce”), essendo un problema temporaneo che impedisce al destinatario di ricevere l’email inviata.
Spam e blocchi
- Il trappola per spam è un sistema utilizzato dagli ISP e dalle organizzazioni anti-spam per identificare e bloccare gli spammers e i mittenti malintenzionati. Attenzione, anche se siete un mittente legittimo, potete rimanere bloccati in una trap se non prendete cura delle vostre liste di distribuzione.
- La lista nera di IP è una lista nera sulla quale sono elencati gli indirizzi IP considerati dagli ISP e dalle caselle email come fonti di spam o di invii fraudolenti.
Deliverabilità e coinvolgimento degli abbonati
Il modo in cui gli abbonati reagiscono ricevendo le vostre email conta molto nella deliverabilità, influenzando la vostra campagna e la vostra reputazione di mittente.
- Il reclamo per spam è da evitare a tutti i costi. Un abbonato può effettuare un reclamo per spam presso il server di posta o l’hosting. Le conseguenze vanno dal blocco dell’indirizzo email del mittente interessato, alla sua chiusura. Si comprende quindi l’importanza di chiedere sempre il permesso all’abbonato riguardo all’utilizzo dei suoi dati, all’invio di email, ecc.
- L’opt-in e il double opt-in sono utili per evitare il posizionamento in spam poiché consistono nell’ottenere il consenso preventivo dei contatti per inviare loro email.
- Il feedback loop, o “loop di retroazione”, consiste nel informare l’organizzazione all’origine della campagna di email marketing che i suoi invii hanno generato reclami. È utile perché consente di reagire rapidamente eliminando dalla lista di contatti le persone che hanno segnato l’email come “spam” o come “indesiderato”.
- L’azione TINS (“This Is Not Spam”) è intrapresa dal destinatario per autorizzare le vostre comunicazioni a entrare nella sua casella di posta, evitando così di essere collocati in “spam”. Un ottimo punto per la vostra reputazione di mittente!
- La lista bianca, al contrario della lista nera, dimostra ai server di posta che i vostri destinatari vi considerano un mittente approvato.