Il progresso è positivo, ma non è tutto. Nell’era dell’IA generativa, dei contenuti dinamici e della personalizzazione in tempo reale che invadono la nostra quotidianità, è utile tornare un po’ agli elementi essenziali. Ed è Litmus a rimettere le cose in prospettiva con il suo rapporto sullo stato delle email nel 2025. Il primo fatto evidente è che, dietro le innovazioni e le promesse tecnologiche, i fondamentali continuano a guidare le performance. Ed è forse quello che più spesso si dimentica: senza una base solida, l’edificio crolla, indipendentemente dal genio degli strumenti. Pulizia delle liste, deliverability, esplosione dell’IA: analizziamo da vicino questo rapporto del 2025 e vediamo cosa ne emerge.

1) Un’email marketing su sei non raggiunge mai la casella di posta

Sfide nella consegna dell'email marketing, iceberg metaforico.
Un dato che basta a far tremare i marketer: il 16,67% delle email marketing viene filtrato come spam o bloccato prima ancora di essere visto dai destinatari.

La causa? Liste troppo vecchie, indirizzi inattivi, pratiche di raccolta dubbie e/o una cattiva immagine del mittente.

Eppure, le buone pratiche di base sono ampiamente conosciute:

  • Mantenere una base pulita e aggiornata,
  • Monitorare la reputazione del dominio,
  • Incrementare il coinvolgimento degli iscritti.

Captain Verify concentra la sua esperienza su questi tre principi fondamentali. Ripulendo le liste di contatti, eliminando gli indirizzi non validi, inattivi o rischiosi (domini usa e getta, errori di sintassi, ecc.), la piattaforma riduce drasticamente il rischio di collocazione come spam e protegge le reali performance delle campagne.

Nel 2025, verificare le email prima dell’invio non è chiaramente più un’opzione, ma un passaggio obbligatorio, una condizione sine qua non.

2) Gli errori nelle email compromettono la deliverability… e la fiducia

Migliora deliverability email con pulizia lista.
Inviare un’email a un indirizzo non valido, inserire un link rotto o lasciarsi sfuggire un errore di codice sono errori troppo frequenti che impattano la deliverability e danneggiano la percezione pubblica di un marchio.

Il rapporto evidenzia che il 47% dei team di marketing, quasi la metà, utilizza strumenti di rendering e compatibilità delle email per anticipare questi errori, mentre il 43% continua a testare manualmente, talvolta anche dopo l’invio.

La fiducia dei clienti è difficile da guadagnare, e le email contenenti errori o che non possono essere visualizzate danneggeranno solo la vostra causa.

Spiega Litmus.

In altre parole, ogni errore (visibile o invisibile) è un punto di fiducia perso. E la fiducia si ricostruisce difficilmente nell’email marketing.

Per Captain Verify, questo constatazione rafforza l’importanza di effettuare sistematicamente una pulizia preventiva:

Associato a una struttura di email testata e curata, questa pulizia preventiva consente di evitare errori costosi, di garantire la deliverability a lungo termine e di offrire una buona esperienza ai destinatari.

Una volta poste queste fondamenta, si può passare alla tecnologia. Infatti, l’IA promette oggi di ridefinire il modo stesso in cui le email vengono pensate, scritte e inviate.

punto email marketing

3) L’adozione dell’IA ridefinisce la creazione di email

L’IA è ormai onnipresente. Secondo il nostro rapporto di riferimento, il 49% delle aziende la utilizza per redigere le proprie email, e il 41% per contenuti dinamici. Un altro dato interessante: l’89% dei professionisti del marketing prevede che fino al 75% delle loro operazioni di email marketing sarà guidato dall’IA entro la fine del 2026.

Alla domanda su quali utilizzi dell’intelligenza artificiale abbiano il maggiore impatto sul marketing tramite email, ecco cosa emerge:

  • Strumenti di IA generativa (contenuto, generazione di immagini, ecc.) – 25 %
  • Personalizzazione del contenuto delle email (oggetto, corpo del testo, ecc.) – 18 %
  • Analisi delle performance delle campagne per identificare tendenze e approfondimenti – 16 %
  • Ottimizzazione degli orari di invio – 14 %

Grafico impatto IA nel email marketing

L’IA rivoluziona il marketing tramite email consentendo strategie proattive: previsione del coinvolgimento, ottimizzazione degli orari di invio e personalizzazione del contenuto su larga scala.

Thamina Christensen (Responsabile di prodotto per Oracle)

L’intelligenza artificiale ha ormai superato la tendenza e si presenta come una nuova norma che cresce e cambia ogni giorno. Che si voglia o no, bisogna affrontarla. Le aziende che non si equipaggiano o non testano questi strumenti 5.0 rischiano di rimanere indietro e di essere rapidamente lasciate fuori gioco, sia nella creazione che nell’analisi e nella performance.

Inviare poco ma inviare meglio

Nel 2025, le campagne efficaci sono quelle che rispettano i fondamentali. Il rapporto di Litmus del 2025 ci ricorda che le performance non si comprano con un tocco d’IA. I nuovi strumenti, per quanto sofisticati, non compensano la mancanza di rigore. Ciò che serve prima di tutto sono basi pulite, invii ben pensati e una segmentazione intelligente.

Una email su 6 non viene mai consegnata? Pulite le vostre liste di contatti.
Gli errori danneggiano la fiducia degli iscritti? Testate, verificate, assicuratevi in anticipo.
L’IA promette meraviglie? Domatela, approfittate di ciò che ha da offrire per migliorare le vostre campagne.

Queste azioni combinate influenzeranno direttamente la deliverability, il coinvolgimento del vostro pubblico e il vostro ROI. Ottenere risultati significa innanzitutto investire dove conta davvero.

Un ultimo consiglio per la strada: lasciate da parte l’idea che fare meglio significhi fare di più, perché nel 2025, l’obiettivo finale è inviare di meno, ma inviare il giusto.

Nicolas
Author

Porto la mia esperienza nel marketing digitale attraverso i miei articoli. Il mio obiettivo è aiutare i professionisti a migliorare la loro strategia di marketing online condividendo suggerimenti pratici e consigli pertinenti. I miei articoli sono scritti in modo chiaro, preciso e facile da seguire, sia che tu sia un principiante o un esperto in materia.