Chi controlla la casella di posta elettronica controlla (ancora) una parte della relazione con il cliente. Nel 2025, mentre i canali digitali si moltiplicano, l’email rimane uno degli strumenti più performanti nel marketing. Ma affinché un messaggio raggiunga il suo obiettivo, è necessario che venga ben reso, ben consegnato e ben ricevuto. Piuttosto che fermarsi alle piattaforme di invio, ci si concentra oggi sui servizi di webmail più popolari quest’anno. Cominciamo!
1# Gmail
In cima alla classifica mondiale senza sorprese, Gmail resta, nel 2025, il servizio di posta elettronica più utilizzato a livello globale. Questo servizio di webmail continua a sedurre per la sua velocità, la semplicità della sua interfaccia, e soprattutto per la sua perfetta integrazione con l’ecosistema Google: Drive, Agenda, Meet, ma anche Google Ads e Analytics per i professionisti.
Dal punto di vista tecnico, Gmail offre un rendering HTML globalmente affidabile, supporta AMP for Email e gestisce bene le immagini. Ma applica anche regole severe in termini di consegna e sicurezza (SPF, DKIM, DMARC obbligatori). Per un esperto di marketing online, non ottimizzare le proprie campagne per Gmail significa ignorare una parte massiccia del proprio pubblico.
Da notare anche: Gmail classifica automaticamente i messaggi in schede (principale, promozioni, ecc.), obbligando a lavorare finemente sull’oggetto, il pre-intestazione e la reputazione del mittente per evitare le zone morte della casella di posta.
2# Outlook / Microsoft 365
A lungo superato da Gmail, Outlook recupera terreno e conosce un vero e proprio rilancio negli ambienti professionali. Nel 2025, è diventato il client di posta elettronica più adottato in azienda, secondo diversi rapporti di mercato, soprattutto grazie all’evoluzione di Office 365 (Microsoft 365), che ha saputo integrare la collaborazione (Teams), il cloud (OneDrive) e strumenti di produttività.
Sul piano del rendering email, Outlook rimane piuttosto capriccioso. Utilizza un motore basato su Microsoft Word, rendendolo poco compatibile con alcuni elementi CSS moderni o layout complessi. Gli sviluppatori devono quindi prevedere specifici aggiustamenti, spesso faticosi, per assicurare una lettura fluida su Outlook desktop. Tuttavia, la sua quota di mercato nel B2B giustifica ampiamente l’investimento: ignorare Outlook significa rischiare di rivolgersi male ai propri lead professionali.
3# iCloud Mail (Apple Mail)
L’universo Apple conserva un’influenza colossale sulla consultazione delle email. Secondo i dati di Litmus di febbraio 2025, Apple Mail, di tutte le versioni (iPhone, Mac, iPad), rappresentava il 50,2% delle aperture email. Il successo di questo client di posta elettronica si basa sia sulla qualità del rendering sia sulla sua accessibilità, essendo installato di default su tutti i dispositivi Apple.
Ma dall’introduzione del Mail Privacy Protection (MPP), Apple Mail ha sconvolto gli indicatori tradizionali del marketing email. Nascondendo le aperture e gli indirizzi IP, rende i tassi di apertura poco affidabili, costringendo i professionisti a rivedere le loro metriche di performance. Le campagne devono quindi essere pensate maggiormente in funzione del comportamento post-clic piuttosto che della semplice apertura, soprattutto sui segmenti Apple, sempre più numerosi.
4# ProtonMail
In un contesto fortemente segnato dalla protezione dei dati, ProtonMail conosce una crescente popolarità, in particolare tra gli utenti preoccupati per la loro privacy. Quest’anno, questo servizio svizzero cifrato end-to-end diventa il riferimento per alcuni settori sensibili come la finanza, la sanità e il giuridico, e per una parte del pubblico europeo.
ProtonMail funziona senza pubblicità, senza tracciamenti e senza recupero dati. Tuttavia, ha anche i suoi vincoli: il suo metodo di cifratura complica la ricezione di messaggi marketing HTML complessi, e la sua incompatibilità SMTP/IMAP nella versione gratuita rende difficile le connessioni API o il CRM. Si tratta quindi di un canale da considerare per le campagne “rispettose della privacy”, ma che richiede una configurazione tecnica adeguata, se non un approccio redazionale specifico (testi chiari, senza dipendenza grafica).
I servizi gratuiti alternativi
Benchè spesso relegati in secondo piano, i servizi gratuiti come Yahoo! Mail, GMX o Mail.com mantengono una base di utenti fedele. Yahoo!, per esempio, continua a essere molto utilizzato negli Stati Uniti e in Giappone, mentre GMX è popolare in Germania.
A volte presentano infrastrutture più eterogenee, con filtri antispam meno sofisticati rispetto a Gmail o Outlook, ma anche vincoli di volume, quota o visualizzazione.
Per le campagne globali, rimane essenziale testare l’aspetto e la consegna delle email su questi servizi, al rischio di perdere un pubblico specifico, spesso poco mirato dagli attori concorrenti.
La tabella sopra mostra una panoramica dei webmail più utilizzati (fonti: Wikipedia/Mailchimp) e dei domini email più frequentemente verificati da Captainverify. Senza sorprese, Gmail domina ampiamente la classifica, seguito da servizi storici come Outlook o Yahoo Mail. Queste piattaforme continuano ad attrarre una vasta base di utenti grazie alla loro accessibilità e integrazione con altri servizi digitali.
# | Webmail più popolari | Webmail più verificati da CaptainVerify |
---|---|---|
1 | Gmail | gmail.com |
2 | iCloud Mail | orange.fr |
3 | Outlook.com | hotmail.fr |
4 | Yahoo Mail | hotmail.com |
5 | Proton Mail | wanadoo.fr |
6 | GMX Mail | yahoo.fr |
7 | Tuta (Tutanota) | sfr.fr |
8 | AOL Mail | laposte.net |
9 | Mail.ru | free.fr |
10 | Web.de | outlook.fr |
11 | Fastmail | live.fr |
12 | Mailfence | icloud.com |
13 | Posteo | yahoo.com |
14 | Neo | neuf.fr |
15 | Titan | outlook.com |
16 | Hushmail | web.de |
17 | 10 Minute Mail | gmx.de |
18 | Mail.com | aol.com |
19 | Inbox.com | bbox.fr |
20 | Yandex Mail | libero.it |
Domini come wanadoo.fr, neuf.fr o laposte.net sono ancora molto presenti, anche se non sono più promossi attivamente dai loro fornitori. La loro persistenza mostra l’attaccamento degli utenti a vecchi indirizzi, spesso legati a vecchi abbonamenti internet o a usi personali radicati.
Alcune raccomandazioni concrete per gli e-marketers
Per trarre il massimo dalla tua strategia email, inizia col testare sistematicamente le tue campagne sui tre client che dominano le aperture: Gmail, Outlook e Apple Mail. Queste piattaforme presentano ciascuna diverse esigenze tecniche, che impongono un adattamento del design e dei contenuti per garantire un’esperienza coerente.
Monitora da vicino la consegnabilità: la corretta configurazione dei tuoi record SPF, DKIM e DMARC non è più un’opzione. Senza queste configurazioni, i tuoi messaggi rischiano di essere rifiutati o inviati direttamente nello spam. Per le campagne segmentate, pensa anche ad adattare gli orari di invio in base al tipo di cliente: gli utenti Apple controllano spesso la loro posta su mobile al risveglio, mentre gli utenti Outlook lo fanno soprattutto su desktop in orari d’ufficio.
Infine, anticipa l’evoluzione dei comportamenti. Centra le tue analisi su KPI affidabili come i clic, le conversioni e il tasso di disiscrizione. Ciò ti permetterà di gestire meglio le tue campagne rispettando la privacy dei tuoi destinatari.
In sintesi, l’ecosistema delle email è complesso, con ogni client che impone le proprie regole e filtri. Dominare le specificità dei servizi più utilizzati significa controllare le variabili che determinano se il tuo messaggio sarà visto, ignorato o eliminato.