Si parla spesso dell’arrivo di nuovi strumenti di marketing: SMS, social media, notifiche push, ecc. Molti pensano che l’email sia un canale del passato destinato a scomparire gradualmente. Tuttavia, i dati dimostrano il contrario. Nel 2025, per chi ne conosce i meccanismi, resta la leva più efficace e redditizia, a condizione di usarla correttamente. Infatti, l’ultimo Benchmark europeo dell’email marketing pubblicato da Efficy conferma questa tendenza. I risultati sono chiari: le email ottengono tassi di apertura e di clic migliori della maggior parte degli altri canali. Generano anche un ritorno sugli investimenti difficile da eguagliare. Analizziamo questo più da vicino.
Alcuni dati per iniziare
Ecco cosa mostrano i dati del Benchmark di Efficy:
Il ROI
Per ogni euro investito nell’emailing, i marketer dei seguenti settori beneficiano di un ritorno sugli investimenti di:
- 45 € per la vendita al dettaglio, l’e-commerce e i beni di consumo.
- 42 € per le agenzie di marketing, pubbliche relazioni e pubblicità.
- 36 € per software e tecnologia.
- 32 € per i media, l’editoria e l’intrattenimento.
Il miglior mese dell’anno 2025
Quest’anno, il mese di marzo ha dominato le caselle di posta con un numero impressionante di 301.561.004 email inviate dai clienti Efficy, seguito da gennaio e febbraio, che hanno a malapena superato il dominio abituale del quarto trimestre.
I tassi di coinvolgimento giornalieri più alti
- Tassi di apertura più alti martedì e giovedì: 19,0 % (brevo.com)
- Tassi di apertura più alti martedì e mercoledì: 10,8 % (optinmonster.com)
- Tassi di clic più alti mercoledì: 2,4 % (brevo.com)
I benefici dell’email per le aziende
- Il 80 % delle aziende afferma che l’email marketing contribuisce a migliorare la fidelizzazione e la retention dei clienti.
- Il 52 % dei consumatori ha effettuato un acquisto direttamente tramite email nel 2024.
- Il 59 % dei marketer B2B afferma che l’email è il loro principale canale di generazione di entrate.
- L’email supera del 13 % le pubblicazioni sui social media.
- L’email supera dell’11 % le pubblicità sui social media.
Perché l’email rimane più efficace di altri canali
Più accessibile in termini di prezzo
Il primo vantaggio dell’email è chiaramente il suo costo. Una volta messo in atto il sistema, ogni invio costa quasi nulla, contrariamente all’SMS che rimane costoso, o alla pubblicità online dove ogni clic è addebitato.
Un eccellente ROI
Il benchmark di Efficy ricorda che l’email marketing è, di gran lunga, il canale più redditizio: supera i banner pubblicitari di oltre il 100 % in termini di performance. In altre parole, un euro investito in una campagna di emailing rende molto di più della maggior parte degli altri canali digitali.
Meno invadente
L’email è anche meno intrusivo: non interrompe bruscamente la navigazione di un utente, come possono ad esempio fare un banner o una notifica. Si inserisce in una logica di permesso, poiché il destinatario ha accettato di riceverlo. Questo spiega tassi di conversione spesso più alti.
Fidelizzazione
Si tratta di uno strumento che costruisce la relazione a lungo termine. Dove un SMS o una pubblicità catturano soprattutto l’attenzione immediata, l’email permette di mantenere un legame, fidelizzare e generare vendite ripetute.
Limiti da considerare
Attenzione però, non tutto è perfetto. L’email è soggetto a sfide ben note.
La deliverabilità
Se il dominio del mittente non è configurato correttamente o se la base di contatti è mal gestita, i messaggi potrebbero finire nello spam.
La misurazione dei risultati
Con le protezioni per la privacy messe in atto da Apple o Google, i tassi di apertura non riflettono sempre la realtà. I professionisti devono quindi concentrarsi maggiormente sui clic, le conversioni e il fatturato generato.
Le caselle di posta saturate
I consumatori ricevono decine di email ogni giorno. Per distinguersi, non basta più inviare spesso; bisogna inviare meglio, con contenuti utili, personalizzati e scegliere il tempismo giusto.
Come massimizzare la redditività dell’email nel 2025
Per restare performante, l’email deve essere utilizzato intelligentemente. La qualità del database di contatti è più importante della sua dimensione: meglio una piccola lista coinvolta che un enorme file inattivo.
L’automazione permette di mantenere il collegamento senza sforzo quotidiano. Scenari semplici, come un messaggio di benvenuto, un sollecito del carrello, o un follow-up dell’ordine per esempio, possono generare gran parte del reddito.
La personalizzazione è ormai imprescindibile. Più che indicare il nome del destinatario nell’oggetto, è necessario adattare il contenuto in base al suo comportamento, ai suoi acquisti passati o ai suoi interessi.
È anche essenziale scegliere bene il momento dell’invio. Ogni settore ha le sue particolarità, testare regolarmente permette di identificare le fasce orarie più efficaci.
Infine, è cruciale basarsi sui giusti indicatori. Il tasso di apertura non è più sufficiente. I tassi di clic, di conversione, e soprattutto il reddito generato per invio sono parametri di gran lunga migliori per valutare la redditività.
Il regno delle email continua nel 2025
Nel 2025, l’email dimostra ancora la sua forza: resta il canale di marketing che genera di più perché combina un costo basso, una vasta portata e una capacità unica di fidelizzare. Ma questa redditività non è automatica. Dipende da diversi fattori essenziali affinché questo strumento possa conservare tutta la sua potenza.
Non fraintendiamoci; l’email non è una soluzione impeccabile. Richiede applicazione e una conoscenza precisa delle buone pratiche. Ma se ben utilizzato, continuerà senza dubbio a offrire alle aziende un ritorno sugli investimenti particolarmente elevato, più di molti altri canali.